Alcune precisazioni esplicative sulle note che accompagnano le tabelle di comparazione

La riduzione retributiva riportata nelle tabelle interessa, solo a titolo comparativo, i professori ordinari oggi inquadrati sino alla attuale classe 6^, che saranno inquadrati nella 1^e 2^ classe nuova; i professori ordinari oggi inquadrati nelle classi dalla 7^ alla 9^, che saranno inquadrati nella nuova 3^ ultima classe; i ricercatori oggi inquadrati sino alla attuale classe 8^, che saranno inquadrati nelle prime nuove 5 classi; i ricercatori oggi inquadrati nella attuale 9^ classe, che saranno inquadrati nella nuova 6^ ultima classe. Per costoro la progressione economica successiva, sino alla pensione, sarà meno vantaggiosa rispetto a quella che avrebbero avuto proseguendo con le attuali classi. La perdita economica annuale è quella riportata nelle tabelle, solo in parte compensata dalla maggiorazione retributiva delle classi precedenti. Per i professori associati invece, le maggiorazioni retributive delle classi precedenti compensano ampiamente le diminuzioni retributive delle classi successive alla 13^.

Invece, per i professori ordinari e per i ricercatori più anziani, a partire dalla classe 10^, la riduzione retributiva registrata nelle tabelle è puramente figurativa , poiché agli stessi continuerà ad essere corrisposta la retribuzione in godimento. A partire da questa potranno godere dell'aumento biennale del 2%, previo giudizio positivo di valutazione. E' questa una evidente assurda anomalia che costringe i professori più anziani ad una valutazione ogni biennio, per avere l'aumento del 2%, mentre per i professori più giovani la valutazione è fatta ogni quadriennio ma per avere un aumento del 10% per gli ordinari e dell'8% o del 5% per i ricercatori. Quasi a dire che a tarda età si deve essere più produttivi e in compenso più penalizzati!

L'aumento del 2% sulla retribuzione dell'ultima nuova classe, pur calcolato su tutta la retribuzione, comprensiva dell'attuale IIS, è comunque inferiore all'aumento del 2,5% attuale sulla classe 14^, calcolato sullo stipendio tabellare e sull'assegno aggiuntivo ma non sulla IIS. Infatti la somma dello stipendio tabellare e dell'assegno aggiuntivo per l'attuale 14^ classe, è superiore a quella della IIS circa 10 volte per gli ordinari, circa 8 volte per gli associati e circa 5 volte per i ricercatori, pertanto la perdita dello 0,5% su tale somma è non di poco superiore al guadagno del 2% sull'IIS.

Infine va precisato che vi è un evidente guadagno sulla liquidazione o buonuscita, perché l'80% dell'attuale IIS entrerà nel calcolo e non il 48% come avviene oggi. Nessun vantaggio invece per la pensione perché già oggi IIS e assegno aggiuntivo sono pensionabili per intero. Sarà invece trattenuto mensilmente un contributo più pesante per il fondo pensione, perché la maggiorazione figurativa del 18% non sarà più calcolata solo sullo stipendio tabellare e sull'assegno aggiuntivo, come avviene attualmente, ma su tutta la retribuzione comprensiva dell'attuale IIS, e su questo 18% va applicata la ritenuta dell'8,75%. In pratica all'attuale ritenuta si aggiunge quella dell'8,75% sul 18% della maggiorazione figurativa dell'IIS.

Bari 21 dicembre 1999

Prof. Alberto Pagliarini