TABELLE DELLE RETRIBUZIONI DEI DOCENTI UNIVERSITARI  AGGIORNATE

CON L’AUMENTO DEL 4,31% A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2002

 

 

PRECISAZIONI   

 

La progressione economica dei docenti a tempo pieno (T.P.) è articolata su successivi scatti biennali dell'8% calcolato sulla classe 00, sino alla classe 06, e del 6% calcolato  sulla classe   06, sino alla classe 14; sulle classi successive alla 14 compete   lo scatto del 2,5% calcolato sulla classe 14.

La progressione economica dei docenti a tempo definito (T.D.)  è articolata su successivi scatti biennali dell'8% calcolato sulla classe 00, sino alla classe 06; sulle classi   successive alla 06 compete lo scatto del 2,5% biennale calcolato sulla classe 06.

La progressione economica dei professori di 1^ e di 2^ fascia e dei ricercatori durante il triennio di straordinariato o di conferma, prevede un aumento retributivo del 2,5% al compimento del 1° biennio.

Tale aumento non costituisce una classe stipendiale, ma solo un aumento temporaneo automatico, non considerato nelle tabelle.

Le ritenute previdenziali ed assistenziali in vigore sono: dell'8,75% a favore del Tesoro (Fondo Pensione), operata sul totale mensile lordo dello stipendio tabellare, della indennita' integrativa speciale (IIS) e del 18% della maggiorazione figurativa dello stipendio tabellare mensile lordo; del 2,5% a favore dell' Opera Prev., operata sul totale mensile lordo dell'80% dello stipendio tabellare e del 48% dell'IIS;  dello 0,35% a favore del Fondo Credito,  operata sull'intera retribuzione contributiva e pensionabile mensile lorda; dell'8,75% a favore del Tesoro, operata sulla differenza tra l’assegno aggiuntivo lordo e la  maggiorazione figurativa del 18% dello stipendio tabellare mensile lordo, quando l'importo dell'assegno aggiuntivo supera quello del 18% della maggiorazione figurativa. Ciò avviene, per i professori e i ricercatori a T.P per le classi fino alla 11^ , mentre per i professori e i ricercatori a T.P. dalla classe 12^ in su e per   tutte le classi dei professori e  ricercatori a T.D.,  rimane applicato l’8,75% soltanto sul 18% della maggiorazione figurativa, poiché per i primi la maggiorazione figurativa supera l’assegno aggiuntivo e i secondi  non godono dell’assegno aggiuntivo.

 Vi è, infine, la ritenuta previdenziale aggiuntiva dell’1% operata, dal 1° gennaio 1993, sulla quota di retribuzione  totale mensile lorda eccedente il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, pari a   36.093,11 EURO per l'anno 2001. Questa ritenuta non si applica dal mese di gennaio sino al mese in cui la somma delle retribuzioni complessive lorde dei mesi precedenti è inferiore o uguaglia 36.093,11 EURO, mentre si applica dal mese in cui la predetta somma supera 36.093,11 EURO. Per questo motivo sono state predisposte due tabelle: la tabella n. 1 valida per i mesi nei quali non si applica la predetta ritenuta, la tabella n. 2 valida per i mesi successivi nei quali si applica. Ne consegue che la retribuzione netta riportata nella tabella n.1 risulta  maggiore di quella corrispondente riportata  nella tabella n. 2, per molte  classi stipendiali, tranne quelle per le quali la retribuzione annua lorda non raggiunge complessivamente 36.093,11 EURO; per queste classi  i totali netti delle tabelle n. 1 e n. 2 coincidono.

Sull'IRPEF, calcolata secondo gli scaglioni fissati, rapportati ad un dodicesimo, è stata operata soltanto la detrazione di imposta per lavoro dipendente, secondo lo schema fissato dalla finanziaria 2002.  Ovviamente non sono state operate le eventuali    detrazioni che competono per familiari a carico e/o altri motivi,  poiché relative  a situazioni soggettive.

 

Bari, 12 aprile 2002

 

                                           Il Presidente Onorario  del CNU Sede di Bari

                                                         Prof. Alberto Pagliarini