COMUNICATO DI ADU, APU, CNU E USPUR DEL 15 OTTOBRE 1998

Il giorno 15 ottobre 1998 si sono riuniti a Roma ADU, APU, CNU e USPUR per una valutazione comune dell’attività legislativa in corso in diverse sedi parlamentari e governative.

Le norme previste nel collegato alla finanziaria 1999.

a) l’art. 19 conferma quanto previsto dalla legge 216/1992, sia pure con un diverso meccanismo di calcolo della percentuale di aumento da parte dell’ISTAT. Le Organizzazioni valutano positivamente questo elemento di chiarificazione delle procedure e dei criteri di calcolo;

b) l’art. 20 del collegato fissa nei primi 6 commi regole di interpretazione autentica di precedenti norme, applicate finora in modo errato o riduttivo a danno dei docenti universitari, come sancito da sentenze dei TAR e del Consiglio di Stato. Oggi questo articolo vuole sanare (in peggio) queste errate applicazioni, rimuovendo inoltre i contenziosi in corso ed addirittura sentenze definitive; ciò in luogo di provvedere a trasferire alle Università i fondi necessari a porre rimedio a conclamate ingiustizie e disapplicazioni di norme vigenti. Ma la cosa più grave è la decisione di porre in non essere provvedimenti giudiziari o addirittura l’ottemperanza a questi provvedimenti da parte delle Università, mediante il riassorbimento dei miglioramenti eventualmente ottenuti grazie a sentenze favorevoli ai ricorrenti. Si tratta di una lesione gravissima dello Stato di diritto e dell’operato del giudice amministrativo, lesione che nessuna esigenza di bilancio può giustificare;

le norme previste nel collegato non fanno chiarezza sul rapporto perequazione/incentivazione contenuto nell’art. 16 del d. lgs. 80/1998, rapporto tuttora irrisolto e in realtà irrisolvibile allo stato della normativa.

Provvedimenti sui ricercatori (ed associati) palesi.

Nelle commissioni parlamentari sono in discussione diversi provvedimenti tutti in vario modo esplicitamente rilevanti ai fini dello stato giuridico e dell’organizzazione delle attività didattiche e di ricerca, provvedimenti che appaiono o limitati o velleitari. Ben più rilevante e significativo è ciò che avviene concretamente in altri contesti, nei quali si ritrovano norme di altrettanta se non maggiore incidenza, come il d,l. n. 4206.

Provvedimento contenitore (disegno di legge n. 4206 "Disposizioni riguardanti il settore universitario e delle ricerca scientifica, nonché il servizio di mensa nelle scuole", approvato in sede legislativa il 1° ottobre 1998 dalla VII Commissione della Camera).

Nell’accavallarsi dei rinvii normativi, incomprensibile a prima vista, si trovano norme di decisiva importanza sia in materia di stato giuridico di tecnici laureati, ricercatori (non confermati e confermati), professori associati (non confermati e confermati) e professori ordinari, sia in materia di curricula didattici (in particolare a modificazione dell’art. 17 della legge 127/1997), nonché norme su una serie di punti specifici non irrilevanti.

La mancata discussione di tali norme nelle Università è gravissima, in presenza di conseguenze certamente importantissime.

A fronte di questo complesso di norme, le Organizzazioni firmatarie chiedono con fermezza:

che siano ritirati i primi 6 commi dell’art. 20 del collegato alla finanziaria 1999;

che sia rescisso qualsiasi collegamento tra perequazione ed incentivazione per innovazione;

che le regole per l’incentivazione siano precise e tali da circoscrivere il loro ambito di applicazione ad ipotesi qualificate e determinate;

che supplenze ed affidamenti di corsi ufficiali continuino ad essere riservati ai ricercatori confermati;

che le innovazioni didattiche vengano introdotte in un contesto generale di riforma complessiva, determinato nei tempi e specifico nei contenuti, più di quanto previsto nelle due note di indirizzo (tra di loro nemmeno del tutto compatibili).

IN ASSENZA DI RISPOSTE IMMEDIATE E CONCRETE, LE ORGANIZZAZIONI FIRMATARIE PROCLAMERANNO NELLE UNIVERSITA’ LO STATO DI AGITAZIONE

Sul piano del metodo, le Organizzazioni firmatarie chiedono al Governo che tutte le innovazioni e le iniziative legislative finora intraprese (didattica, ricerca, meccanismi finanziari, stato giuridico) debbano essere discussi organicamente in dibattiti complessivi che impegnino il Paese e il mondo universitario in una riflessione nuova e rifondante sulla funzione e le caratteristiche dell’Università nel 2000.

ADU APU CNU USPUR

Firmato Leo Peppe firmato Luigia Melillo firmato Sergio Sergi firmato P. Marcato