Da “Io donna” del Corriere della Sera – 19 agosto 2006 - Punto critico di Milena Gabanelli

 

A caccia di una strana tesi di laurea

 

A Firenze, presso la Facoltà di Agraria esiste un corso di laurea in Scienze faunistiche. Lo scopo è formare i futuri gestori del patrimonio faunistico-ambientale e fornire conoscenze su allevamento e tutela degli animali e sull'interazione fauna-uomo-ambiente. Il piano di studio prevede il corso di Zoologia della fauna omeoterma che si propone di fornire conoscenze su uccelli e mammiferi. Tra i testi "Appunti di zoologia venatoria e gestione della selvaggina": una guida per cacciatori! In effetti chi va a caccia conosce bene le abitudini degli animali. Un altro corso è "Trofeistica". Obiettivi: determinare lo status delle popolazioni degli ungulati attraverso la valutazione dei trofei. Tra le lezioni: la logica della caccia di tradizione asburgica contrapposta alla caccia di tradizione inglese. C'entrano qualcosa queste conoscenze con la formazione di chi deve proteggere gli animali? La mia ignoranza è profonda, ma scorrendo il piano studi diventa abissale. Materia successiva: gestione delle esobiocenosi. Obiettivi: gestione degli ambienti prebiotici di pianeti e satelliti del sistema solare..... Esercitazioni: discussione di progetti di terraformazione. Ma chi è mai il docente? Dio? L'autonomia didattica dei nostri atenei talvolta genera mostri. A spese dello Stato e degli studenti che, attirati da titoli intriganti, pagano fior di tasse.