Considerazioni e proposte

 Sono fortemente deluso e sfiduciato, e con me tutti quelli della mia sede, per come si evolve l'ipotesi federativa, dopo diverse riunioni che ormai si protraggono da quasi un anno.

Non si intravede alcun reale sbocco dando con ciò un tangibile segno di debolezza e una immagine di unitarietà puramente virtuale. Manca del tutto una strategia operativa e ci si limita ad elaborare ed inviare documenti chiedendo incontri senza essere degnati neppure di un cenno di risposta. A questo modo d'essere, o meglio di non essere, si contrappone un attivismo incalzante delle OO.SS. e delle sigle autonome aggregate. Basta vedere le numeroso iniziative da queste assunte sul fronte governativo e parlamentare, tra le quali il recente incontro con il Ministro Zecchino nel quale si è perorata la non più procrastinabile esigenza di "contrattualizzare il comparto della docenza universitaria".

Siamo ormai prossimi ad essere messi totalmente in un angolo morto. Sin dall'inizio avevamo tutti convenuto che si rendeva indispensabile da parte di ciascuna sigla rinunciare a qualche principio o a qualche difesa corporativa o a qualche "privilegio". Qualche rinuncia c'è stata, ma non basta. Occorre avere il coraggio di affrontare e sciogliere i nodi che di fatto ostacolano la realizzazione concreta della Federazione. Ma occorre anche assumere iniziative di incontri, di dialogo con le forze politiche, con i parlamentari e premere con insistenza per ottenere uno o più incontri con il Ministro portando precise e articolate richieste.

Occorre far pesare la numerosità delle deleghe, non inferiore a quella dell'altro fronte sindacale, ma occorre soprattutto dare l'immagine di una ferma e concreta unitarietà federativa, espressione di forza rappresentativa della docenza universitaria. Mi appello a tutti perché con un atto di buona volontà e con maggior impegno si esca dal limbo in cui ci siamo posti. Si nomini un comitato direttivo di due o tre membri che studi e realizzi una strategia operativa e un altro comitato che elabori un articolato puntuale e chiaro da consegnare al Ministro, alle Commissioni parlamentari e alle forze politiche. In claris non fit interpretatio. Non si può più perdere ulteriore tempo oltre quello abbondantemente perduto.

Un caro saluto a tutti insieme all'augurio di buon Natale e buon Anno.

Alberto Pagliarini