TABELLE DELLE RETRIBUZIONI DEI DOCENTI UNIVERSITARI AGGIORNATE
CON L’AUMENTO DEL 2,75% A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2003
La progressione
economica dei docenti a tempo pieno (T.P.) è
articolata su successivi scatti biennali dell'8% calcolato sulla classe 00,
sino alla classe 06, e del 6% calcolato
sulla classe 06, sino alla
classe 14; sulle classi successive alla 14 compete lo scatto del 2,5% calcolato sulla classe
14.
La
progressione economica dei docenti a tempo definito (T.D.) è articolata su successivi scatti biennali
dell'8% calcolato sulla classe 00, sino alla classe 06; sulle classi successive alla 06 compete lo scatto del
2,5% biennale calcolato sulla classe 06.
La progressione
economica dei professori di 1^ e di 2^ fascia e dei ricercatori durante il
triennio di straordinariato o di conferma, prevede un aumento retributivo del
2,5% al compimento del 1° biennio.
Tale aumento non
costituisce una classe stipendiale, ma solo un aumento temporaneo automatico,
non considerato nelle tabelle.
Le ritenute previdenziali ed assistenziali in
vigore sono: dell'8,75% a favore del Tesoro (Fondo Pensione), operata sul
totale mensile lordo dello stipendio tabellare, della indennita'
integrativa speciale (IIS) e del 18% della maggiorazione figurativa dello
stipendio tabellare mensile lordo; del 2,5% a favore dell' Opera Prev., operata sul totale mensile lordo dell'80% dello
stipendio tabellare e del 48% dell'IIS;
dello 0,35% a favore del Fondo Credito,
operata sull'intera retribuzione contributiva e pensionabile mensile
lorda; dell'8,75% a favore del Tesoro, operata sulla differenza tra l’assegno
aggiuntivo lordo e la maggiorazione
figurativa del 18% dello stipendio tabellare mensile lordo, quando l'importo
dell'assegno aggiuntivo supera quello del 18% della maggiorazione figurativa.
Ciò avviene, per i professori e i ricercatori a T.P per le classi fino alla 11^
, mentre per i professori e i ricercatori a T.P.
dalla classe 12^ in su e per tutte le
classi dei professori e ricercatori a
T.D., rimane applicato l’8,75% soltanto
sul 18% della maggiorazione figurativa, poiché per i primi la maggiorazione
figurativa supera l’assegno aggiuntivo e i secondi non godono dell’assegno aggiuntivo.
Vi è,
infine, la ritenuta previdenziale aggiuntiva dell’1% operata, dal 1° gennaio
1993, sulla quota di retribuzione totale
mensile lorda eccedente il limite della prima fascia di retribuzione
pensionabile, pari a 36.959 EURO per l'anno
2003. Questa ritenuta non si applica dal mese di gennaio sino al mese in cui la
somma delle retribuzioni complessive lorde dei mesi precedenti è inferiore o
uguaglia 36.959 EURO, mentre si applica dal mese in cui la predetta somma
supera 36.959 EURO. Per questo motivo sono state predisposte due tabelle: la
tabella n. 1 valida per i mesi nei quali non si applica la predetta ritenuta,
la tabella n. 2 valida per i mesi successivi nei quali si applica. Ne consegue
che la retribuzione netta riportata nella tabella n.1 risulta maggiore di quella corrispondente
riportata nella tabella n. 2, per
molte classi stipendiali, tranne quelle
per le quali la retribuzione annua lorda non raggiunge complessivamente 36.959
EURO; per queste classi i totali netti
delle tabelle n. 1 e n. 2 coincidono.
L'IRPEF è stata
calcolata secondo lo schema fissato dalla finanziaria 2003 utilizzando gli
scaglioni, le aliquote, la deduzione dal reddito complessivo e la detrazione di imposta, tutti rapportati ad
un dodicesimo. Ovviamente non sono state operate le eventuali detrazioni che competono per familiari a
carico e/o altri motivi, poiché
relative a situazioni soggettive.
L'imponibile su cui calcolare l'IRPEF si ottiene sottraendo dal reddito
complessivo lordo le ritenute previdenziali e la riduzione, quest'ultima spettante solo per redditi annui inferiori a
33.500 euro. La deduzione è stata calcolata includendo nel reddito annuo anche
la 13^ mensilità.
Bari, 17 maggio 2003
Il
Presidente Onorario del CNU Sede di Bari
Prof.
Alberto Pagliarini