TABELLE DELLE RETRIBUZIONI DEI DOCENTI UNIVERSITARI AGGIORNATE
CON L’AUMENTO DELL’ 1,38% A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2004
La progressione economica dei docenti a tempo pieno (T.P.) è articolata su successivi scatti biennali dell'8% calcolato sulla classe 00, sino alla classe 06, e del 6% calcolato sulla classe 06, sino alla classe 14; sulle classi successive alla 14 compete lo scatto del 2,5% calcolato sulla classe 14.
La progressione economica dei docenti a tempo definito (T.D.) è articolata su successivi scatti biennali dell'8% calcolato sulla classe 00, sino alla classe 06; sulle classi successive alla 06 compete lo scatto del 2,5% biennale calcolato sulla classe 06.
La progressione economica dei professori di 1^ e di 2^ fascia e dei ricercatori durante il triennio di straordinariato o di conferma, prevede un aumento retributivo del 2,5% al compimento del 1° biennio.
Tale aumento non costituisce una classe stipendiale, ma solo un aumento temporaneo automatico, non considerato nelle tabelle.
Le ritenute previdenziali ed assistenziali in vigore sono: dell'8,75% a favore del Tesoro (Fondo Pensione), operata sul totale mensile lordo dello stipendio tabellare, della indennita' integrativa speciale (IIS) e del 18% della maggiorazione figurativa dello stipendio tabellare mensile lordo; del 2,5% a favore dell' Opera Prev., operata sul totale mensile lordo dell'80% dello stipendio tabellare e del 48% dell'IIS; dello 0,35% a favore del Fondo Credito, operata sull'intera retribuzione contributiva e pensionabile mensile lorda; dell'8,75% a favore del Tesoro, operata sulla differenza tra l’assegno aggiuntivo lordo e la maggiorazione figurativa del 18% dello stipendio tabellare mensile lordo, quando l'importo dell'assegno aggiuntivo supera quello del 18% della maggiorazione figurativa. Ciò avviene, per i professori e i ricercatori a T.P per le classi fino alla 11^ , mentre per i professori e i ricercatori a T.P. dalla classe 12^ in su e per tutte le classi dei professori e ricercatori a T.D., rimane applicato l’8,75% soltanto sul 18% della maggiorazione figurativa, poiché per i primi la maggiorazione figurativa supera l’assegno aggiuntivo e i secondi non godono dell’assegno aggiuntivo.
Vi è, infine, la ritenuta previdenziale aggiuntiva dell’1% operata, dal 1° gennaio 1993, sulla quota di retribuzione totale mensile lorda eccedente il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, pari a 37.883 EURO per l'anno 2003. Questa ritenuta non si applica dal mese di gennaio sino al mese in cui la somma delle retribuzioni complessive lorde dei mesi precedenti è inferiore o uguaglia 37.883 EURO, mentre si applica dal mese in cui la predetta somma supera 37.883 EURO. Per questo motivo sono state predisposte due tabelle: la tabella n. 1 valida per i mesi nei quali non si applica la predetta ritenuta, la tabella n. 2 valida per i mesi successivi nei quali si applica. Ne consegue che la retribuzione netta riportata nella tabella n.1 risulta maggiore di quella corrispondente riportata nella tabella n. 2, per molte classi stipendiali, tranne quelle per le quali la retribuzione annua lorda non raggiunge complessivamente 36.959 EURO; per queste classi i totali netti delle tabelle n. 1 e n. 2 coincidono.
L'IRPEF è stata calcolata secondo lo schema fissato dalla finanziaria 2003 utilizzando gli scaglioni, le aliquote, la deduzione dal reddito complessivo e la detrazione di imposta, tutti rapportati ad un dodicesimo. Ovviamente non sono state operate le eventuali detrazioni che competono per familiari a carico e/o altri motivi, poiché relative a situazioni soggettive. L'imponibile su cui calcolare l'IRPEF si ottiene sottraendo dal reddito complessivo lordo le ritenute previdenziali e la riduzione, quest'ultima spettante solo per redditi annui inferiori a 33.500 euro. La deduzione è stata calcolata includendo nel reddito annuo anche la 13^ mensilità.
Bari, 17 luglio 2004
Il Presidente Onorario del CNU Sede di Bari
Prof. Alberto Pagliarini